Il Consiglio Comunale di Motteggiana sancisce la fine dell’Unione con Pegognaga

Il Consiglio Comunale di Motteggiana sancisce la fine dell'Unione con Pegognaga

MOTTEGGIANA Alla fine è arrivato il divorzio per l’Unione dei Comuni Terre di Zara e Po: martedì scorso, durante la seduta del Consiglio comunale di Motteggiana, è stato infatti siglato ufficialmente lo scioglimento dell’Unione con Pegognaga. Una separazione consensuale che è stata votata all’unanimità, e con la soddisfatta approvazione della minoranza consiliare.
«Come indicato nel programma elettorale, questa sera si conclude l’unione con il Comune di Pegognaga – ha commentato il sindaco Stefano Pelliciardi. – Uno scioglimento che avviene nei tempi previsti e senza alcun bisogno di firmare contratti tra privati». Ora il primo cittadino punta a riprendere il dialogo con Suzzara, ma senza fretta. «Motteggiana è una costola di Suzzara – ha commentato Pelliciardi – e a capirlo per primi sono stati i nostri concittadini che nel 2018 hanno bocciato con l’80% dei voti il referendum sulla fusione con Pegognaga». I
n effetti i punti in comune tra i due paesi sono numerosi, complice la posizione geografica, certo, ma anche una naturale propensione di Motteggiana a guardare alla Città del Premio come punto di riferimento per il lavoro e per i servizi ai cittadini. Un esempio è l’azienda speciale Socialis, che riunisce i servizi socio-assistenziali dei Comuni del Suzzarese: oltre a Suzzara stessa, dove Socialis ha sede, anche Gonzaga, Moglia, Pegogognaga, San Benedetto Po e, appunto, Motteggiana. E a chi critica il nuovo progetto di fusione, Pelliciardi risponde laconico: «Motteggiana da sola non può sopravvivere».

VALENTINA BIGI

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