La ricercatrice Bertellini: “Coltivare la Memoria per costruire un futuro migliore”

PEGOGNAGA – Consolidare la convivenza pacifica con la pratica della solidarietà è possibile nella misura in cui si è formata una coscienza civile. E’ la sintesi della costruttiva lezione, definita “filatura” nel progetto “Fili di solidarietà”, tenuta a Pegognaga dalla ricercatrice di storia geopolitica Angelica Bertellini. Si tratta di un progetto finalizzato a ricomporre il tessuto sociale di fronte alla sfaldamento provocato dalla globalizzazione economica indotta a soli fini speculativi e non anche promozionali sul piano umanitario. Fenomeno sociale che intacca i principi etici mettendo a rischio la stessa natura con problematiche ambientali sul punto di non ritorno. Di qui la necessità, come ha dimostrato Angelica Bertellini, di ripartire dalla “filatura” del tessuto sociale, dissertando sul tema “Chi sono? Chi sei? Stereotipi e pregiudizi nella costruzione dell’altro”.  Bertellini ha dimostrato con un coinvolgente eloquio che un popolo non ha futuro se non coltiva la memoria del proprio passato. Ha concluso «Da anni diciamo che la Memoria non deve limitarsi al 27 gennaio e per questo proponiamo diversi incontri. E’ opportuna quindi a sei anni dall’ultima visita, la proposta per domenica 5 marzo di rivisitare il campo di concentramento di Fossoli, cittadina così vicina eppure così poco conosciuta. E’ auspicabile una nutrita adesione all’iniziativa, per la quale questa volta si provvede anche al trasporto interamente gratuito. Campo di concentramento che è bene conoscere, onde rendersi conto del degrado a cui può giungere la politica. E’ bene che ne prendano visione le nuove generazioni se vogliono prospettarsi un futuro di pacifica convivenza, fondata sulla solidarietà». Seguirà il secondo invito, fondato sulla “cardatura” del tessuto sociale per sabato 11, incontro dialogico che terrà Walter Loddi, docente di storia del liceo di Mirandola.

Riccardo Lonardi