PEGOGNAGA – Numerosissima la partecipazione alle esequie di Alfredo Calendi, intellettuale e docente molto amato, ideatore ed animatore di una sequela di eventi e istituzioni culturali che hanno fatto di Pegognaga un punto di riferimento persino interprovinciale. E l’intensità dell’impegno che ha profuso per la sua gente, la comunità l’ha contraccambiata con un caloroso abbraccio, espresso con la partecipazione alla messa concelebrata in San Lorenzo dal parroco don Flavio Savasi e don Franco Bettoni, amico personale dell’intellettuale. Dopo la lettura di don Bettoni di un brano dal libro della Sapienza, il parroco all’omelia ha detto «Alfredo costruttore del nuovo e del bello nell’incontro con gli altri, ha espresso la sapienza che va a vantaggio della comunità». Conclusa la messa, il corteo funebre, seguito dalla moglie Susanna, i figli Marcello e Giorgio, le nuore Gloria ed Elisabetta, il nipote Arturo, si è portato al Parco San Lorenzo, voluto e arricchito di opere d’arte dallo stesso Calendi. Qui è intervenuto il sindaco Matteo Zilocchi «Come Matteo (come allievo, n.d.r.) Alfredo è stato il mio prof d’informatica. Come sindaco, è stato un amministratore pubblico al quale riferirmi per la modernità del suo approccio indipendente dai partiti e attento alla soluzione dei problemi». Vittorio Negrelli, amico del prof «La tua bussola esistenziale era orientata all’affermazione degli inalienabili valori democratici sociali etici ». Molti altri sono intervenuti per esprimere gratitudine a Calendi. In fine Gloria la nuora ha letto la più commovente delle poesie del prof «La morte non è nulla./ Sono solamente passato dall’altra parte/ è come mi fossi nascosto nella stanza accanto».
Riccardo Lonardi