Operaio di Motteggiana morto in azienda, l’autopsia conferma: “Fatali i colpi di badile”

I Carabinieri davanti all'azienda QuattroB di Codisotto (foto reggionline.com)

MOTTEGGIANA – Ranjeet Bains, l’operaio 38enne di Motteggiana morto il 7 febbraio scorso nel cortile dell’azienda Quattro-B di Luzzara dove lavorava è deceduto a causa dei colpi ricevuti da due aggressori, almeno tre inferti con un badile e due quelli mortali.
Lo chiarisce la relazione finale dell’autopsia effettuata sull’uomo che è stata depositata. “Sulla base di quanto precedentemente argomentato si ritiene sussistente l’esistenza di un ininterrotto nesso di causa tra le percosse subite e l’exitus” dice la perizia firmata dal consulente tecnico il dottor Vittorio Gatto che prosegue sottolineando: “E’ possibile ricondurre il grave traumatismo cranio-cervico-facciale all’azione esercitata da mezzi contundenti di varia natura che comprendono mezzi naturali quali calci e pugni e un mezzo improprio quale la pala. E’ dunque possibile sostenere, con ragionevole certezza, che il decesso di Ranjeet Bains risulti casualmente connesso all’evento traumatico subito”.
“La perizia dice che l’aggressione ha causato purtroppo il decesso del povero Ranjeet. Siamo di fronte ad una morte avvenuta per insufficienza cardio-respiratoria conseguente ai gravi traumi cerebrali subiti al momento dell’aggressione” spiega Mauro Intagliata, il legale della moglie, dei figli e del fratello dell’operaio morto.
Accusati dell’aggressione due fratelli indiani, Paranjit e Caranijt Singh, di 40 e 41 anni residenti a Suzzara. Sono già agli arresti domiciliari per una decisione del giudice  appresa con rabbia dalla famiglia e dai legali della vittima.