OSTIGLIA – Il consiglio comunale di Ostiglia ha approvato il documento di indirizzo pervenuto da parte del movimento “Le Sardine della Lombardia”, in materia di contrasto all’odio, razzismo e xenofobia. Il punto ha ottenuto il voto favorevole anche del gruppo di minoranza “Uniti per Ostiglia”.
Il consiglio comunale, consapevole che il contrasto al razzismo e alla xenofobia rappresentano una parte importante nell’attuazione dei diritti umani e che la tolleranza e il rispetto per la dignità della persona costituiscono le fondamenta di ogni società civile, democratica e pluralista, impegna sindaco e giunta a coltivare la memoria dell’antifascismo e della lotta contro tutti i totalitarismi, dei crimini compiuti nelle guerre coloniali, delle leggi razziali, della persecuzione degli ebrei e dalla Shoah, collaborando con le associazioni per la tutela e la valorizzazione della memoria della Resistenza, aiutando la ricerca storica, lo studio della storia contemporanea e l’educazione alla cittadinanza nelle scuole; a creare nuove azioni di sensibilizzazione culturale e civica; ad aderire alla “Rete dei comuni per la memoria, contro l’odio e il razzismo”.
«Il Comune di Ostiglia – ha commentato il capogruppo di maggioranza Carlo Dalporto – da sempre è attento e presente con azioni caratterizzate da intento solidaristico, volte alla costruzione di una cultura dell’accoglienza e di condanna dell’intolleranza verso chi viene considerato diverso. Negli ultimi anni si sta sempre più spesso assistendo a fenomeni di incitamento all’odio come strumento legittimo per difendere le proprie posizioni, le proprie idee. Ma l’odio come strumento non è assolutamente percorribile e legittimabile. L’odio genera intolleranza e odio e intolleranza più si diffondono e più generano crimini.
Allora ben venga questa delibera di Consiglio che impegna Sindaco e Giunta ad iniziative sempre più incisive volte ad affermare con ancor più forza il valore dell’accoglienza e ribadendo i valori antifascisti della nostra Carta Costituzionale che riconoscono i cittadini uguali senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Voglio sottolineare un solo distinguo facendo mio un aforisma attribuito ad Albert Einstein: “Esiste una sola razza, quella umana”».