Pieve, domenica l’inaugurazione del nuovo municipio. Il Sindaco Borsari: «Una sede fruibile da tutta la cittadinanza»

PIEVE DI CORIANO (BORGO MANTOVANO) – Un intervento che trasformerà il municipio da luogo puramente istituzionale a spazio vissuto e fruibile da tutta la cittadinanza, e in particolare dai giovani: è quello che è appena stato portato a termine sulla sede del Comune a Pieve di Coriano. Un’opera costata complessivamente 115 mila euro, di cui 70 mila finanziati attraverso il contributo statale per l’adeguamento e la sistemazione di situazioni di disagio negli edifici pubblici (fondi messi a disposizione lo scorso anno dal Governo Salvini-Di Maio con la Legge di Bilancio).

Domenica 22 dicembre alle 10.30 si terrà l’inaugurazione del nuovo municipio di Pieve, che accoglierà anche le sedi della Fondazione Scuola di Musica Oltrepò Mantovano, Avis comunale Pieve di Coriano, Protezione Civile Terre di Gonzaga e ODV Associazione Jonathan. All’evento prenderà parte la Filarmonica intercomunale di Quistello-Poggio Rusco diretta dal Maestro Gianluca Molinari e “OltreCoro” della Fondazione Scuola di Musica diretto dal Maestro Simone Morandi.

Alberto Borsari, Sindaco di Borgo Mantovano

«I fondi sono serviti prima di tutto per eseguire quelle attività di manutenzione che mancavano da tanti anni, come la revisione degli impianti, la tinteggiatura interna ed esterna dell’edificio, la sistemazione degli infissi e la riverniciatura delle porte – spiega il Sindaco di Borgo Mantovano, Alberto Borsari. – Inoltre sono stati ottimizzati e ridisegnati gli spazi all’interno, per ricavare luoghi per l’amministrazione (come ad esempio lo sportello per il cittadino e la Protezione civile al piano terra) e per la scuola di musica, alla quale abbiamo riservato tutto il primo piano.

Con questo intervento – aggiunge Borsari – abbiamo voluto rendere fruibile tutto il giorno una sede che prima veniva vissuta poco, se non per questioni istituzionali (il municipio è anche sede legale del Consorzio Oltrepò Mantovano). In questo modo l’abbiamo trasformato finalmente in uno spazio che verrà vissuto da tutti, a tutto vantaggio della nostra comunità».