SAN BENEDETTO PO – Il 23 dicembre scade il termine per i lavori del nuovo ponte di San Benedetto Po ma è da tempo che si sa che il raggruppamento di imprese Toto-Vezzola non rispetterà questa data. Unica possibilità per le ditte di non “andare in penale” accettare dalla Provincia l’affidamento dei lavori di potenziamento del ponte in golena e portare avanti quindi due cantieri in contemporanea che dovranno essere conclusi non oltre il maggio/giugno 2020.
E’ quanto spiegato stamani dal presidente della Provincia Beniamino Morselli, affiancato dal dirigente dell’area lavori pubblici e trasporti Giovanni Urbani, dal Responsabile unico del procedimento del ponte Giuliano Rossi e dal direttore lavori Antonio Covino. E’ stata questa l’occasione anche per illustrare nel dettaglio le argomentazione che hanno portato al no di Palazzo di Bagno alla proposta di bypass avanzata dalla Toto, ovvero la strada provvisoria in golena da affiancare al tratto golenale del ponte. Vi sono criticità geognostiche, strutturali, viabilistiche perchè si creerebbe un pericoloso imbuto con quasi diecimila mezzi al giorno dirottati su una piccola strada, e idrauliche
Intervista Presidente della Provincia di Mantova Beniamino Morselli
A confermare la pericolosità del by pass sono stati gli approfondimenti dei tecnici della Provincia e di tre tecnici esterni che hanno seguito tutti i lavori del ponte: gli ingegneri Ballio, ordinario di idraulica al Politecnico di Milano, Colleselli, docente di geotecnica all’Università di Brescia e Poluzzi, professore di tecnica delle costruzioni all’università di Bologna Per il potenziamento del tratto golenale del ponte la Provincia ha stanziato due milioni e 375 mila euro. Con un altro milione di euro, per cui la speranza è di un coinvolgimento economico della Regione, si arriverebbe a un aumento della potenza sismica del manufatto in golena del 60% oggi richiesta solo per i nuovi edifici pubblici
Intervista Presidente della Provincia di Mantova Beniamino Morselli
Tre mesi circa il tempo di chiusura del ponte per il potenziamento della parte in golena. Un periodo che sarà ovviamente durissimo per chi oggi lo deve attraversare quotidianamente. La Provincia si è già attivata con Autobrennero per non far pagare il pedaggio tra Mantova sud e Pegognaga e viceversa e in questo caso lo stesso ente dovrebbe accollarsi una cifra molto alta quantificabile ad oggi tra i 500 e i 750 mila euro a seconda del numero di coloro che decideranno di percorrere il tratto in autostrada. La Camera di Commercio interverrà poi con 50 mila euro per andare incontro alle imprese. A giugno comunque dovrebbe essere tutto finito
Intervista Presidente della Provincia di Mantova Beniamino Morselli