Prosegue lo stato di agitazione alla rsa di Schivenoglia, presidio il 5 febbraio

La rsa Scarpari Forattini di Schivenoglia

SCHIVENOGLIA – Prosegue lo stato di agitazione alla rsa Scarpari Forattini di Schivenoglia. A confermarlo, nelle ultime ore, il comunicato congiunto di Fp Cgil, Cisl Fp Asse del Po e Uil Fpl di Mantova, unitamente alle rappresentanze sindacali aziendali, che conferma di fatto il fallimento della procedura di raffreddamento dello scorso 17 gennaio esperita presso la Prefettura di Mantova.

Il presidente della Fondazione ha confermato la volontà di voler cambiare il contratto alle lavoratrici assunte col CCNL Funzioni Locali; decisione respinta dalla Fondazione, che ha invece proposto una contrattazione che consenta di incentivare la produttività attraverso una migliore organizzazione del lavoro a vantaggio degli operatori e del servizio.

Intanto, per il prossimo mercoledì 5 febbraio alle 16.30 è stato organizzato un presidio che avrà luogo davanti ai cancelli della struttura proprio durante la riunione del Consiglio di Amministrazione.

«La Residenza sanitaria necessita di una puntuale organizzazione dei servizi e della stabilità del personale per consentire il mantenimento di determinati standard qualitativi – si legge nella nota congiunta delle organizzazioni sindacali. – Invitiamo ancora una volta la dirigenza a concentrarsi su questi aspetti. Anche perché un turnover del 40% del personale non depone a favore di un’organizzazione efficiente dei servizi. Col suo atteggiamento, la Fondazione sta dimostrando unicamente di voler cambiare il contratto di lavoro per poter risparmiare sulla pelle dei lavoratori».