MANTOVA – E’ una fotografia di Mantova in chiaroscuro quella scattata dall’edizione odierna del Sole 24 Ore: la nostra provincia finisce infatti al 48esimo posto – dal 19esimo del 2018 e addirittura dal quarto nel 1999 – nella classifica dedicata alla qualità della vita nelle 107 province italiane. Un capitombolo che brucia, in una volta sola, 29 posizioni: risultato determinato dall’analisi di ben 90 indicatori, spalmati su sei macrocategorie – ricchezza e consumi, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, affari e lavoro, demografia e società, infine cultura e tempo libero – che hanno contribuito a decretare podio e inseguitori.
Nella top ten delle città più vivibili al primo posto per il secondo anno consecutivo c’è Milano, seguita a ruota da Bolzano, Trento e Aosta; fanalino di coda Caltanissetta (107esima), Crotone e Foggia.
Ma torniamo alla provincia di Mantova, che porta a casa un risultato senza infamia e senza lode, raggiungendo la metà della classifica generale tra tanti “voti” non proprio positivi e qualche sufficienza. Nell’area tematica “Ricchezza e consumi”, ad esempio, si piazza al 38simo posto (in discesa rispetto al 2018 quando era 33esima) con una 27esima posizione per quanto riguarda il valore aggiunto per abitante.
Male sul fronte “Ambiente e servizi”, dove la provincia virgiliana crolla dal decimo al 66esimo posto, mentre precipita al 97esimo per indice del clima. Si salva solo il dato relativo alla raccolta differenziata (terzo posto) e l’ICityRank (l’indice che qualifica le città più “smart”, 12esimo posto).
24esima posizione per “Giustizia e sicurezza”: Mantova raggiunge il terzo miglior dato a livello nazionale per denunce per reati legati agli stupefacenti (23,5 denunce ogni 100 mila abitanti), ma si ferma al 94esimo posto per indice di rotazione delle cause, mentre è 89esima per incidenti stradali e 80esima per violenze sessuali.
Arriviamo all’area “Affari e lavoro”, dove la provincia di Mantova passa dal 26esimo al 64esimo posto. 32esimo posto per tasso di disoccupazione (6,7%); male il trend dell’imprenditoria giovanile, vale a dire il saldo delle imprese under 35 sul totale delle regitrate: qui Mantova non supera il centesimo posto.
Per quanto riguarda l’area “Demografia e società”, Mantova passa dal 25esimo al 42esimo posto. E’ 96esima per mortalità per infarto (2,8 casi ogni 1000 abitanti), mentre 75esima per mortalità per tumore (16,2 casi ogni 1000 abitanti).
Bene, infine, “Cultura e tempo libero”, dove la provincia virgiliana risale dal 75esimo al 63esimo posto: degno di nota il 20esimo posto per offerta di concerti e il 14esimo per palestre ogni 100mila abitanti; meno brillanti i dati su presenza di biblioteche (54esimo posto) e librerie (70esimo posto). Brutto il dato che si riferisce alla densità di posti letto nelle strutture ricettive: Mantova arriva solo al 93esimo posto.