REGGIOLO (REGGIO EMILIA) – Reggiolo si prepara a festeggiare il centenario della nascita di Federico Fellini. Il grande regista nacque il 20 gennaio 1920 e proprio in questi giorni a Reggiolo l’assessorato alla Cultura guidato da Franco Albinelli ha riunito registi ed esperti di storia locale per mettere a punto l’evento inaugurale dell’Auditorium cittadino, costruito grazie ai fondi del sisma e che sarà dedicato a Giulietta e Federico Fellini.
L’appuntamento è fissato per il 17 maggio e sarà l’occasione per ricordare il legame tra il regista, la moglie Giulietta e Reggiolo. Nell’aprile 1988, l’amministrazione comunale realizzò una mostra dell’artista e caricaturista reggiolese Nino Za, grande amico del regista. Za invitò a inaugurare la mostra Fellini e la moglie Giulietta Masina. L’accoglienza ricevuta e la permanenza in paese per alcuni giorni diedero alla coppia modo di apprezzare la spontaneità dei reggiolesi, la bellezza della campagna e il patrimonio storico del territorio. Fellini fu a tal punto affascinato dal paese da trarne ispirazione per il suo ultimo film, “La voce della Luna”, libero adattamento del romanzo “Il poema dei lunatici” dello scrittore reggiano Ermanno Cavazzoni. Come si sa, Fellini girava solo in studio e non in esterni, ma nel film sono ben riconoscibili elementi architettonici ispirati da Reggiolo.
Federico Fellini tornò a più riprese a Reggiolo, stringendo rapporti di amicizia, specie con Agostino Paluan, per molti anni amatissimo sindaco e amministratore, e con Alfredo Migliorini che gli fece apprezzare le delizie della gastronomia locale. I fili che in qualche modo intrecciano la vita di Fellini con Reggiolo si arricchiscono anche di altri elementi: oltre a Nino Za, occorre ricordare che reggiolese era il compositore Giovanni Rinaldi, nonno di Nino Rota, autore principe delle musiche dei film di Fellini. Reggiolese è pure Maurizio Millenotti, vincitore di due David di Donatello nel 1999 e 2013 e nominato all’Oscar in due occasioni, che ha realizzato i costumi de “La voce della Luna” e di innumerevoli importanti opere cinematografiche e teatrali.
Nel 1994, dopo la morte del regista (1993), Reggiolo celebrò la sua figura con una mostra di disegni, manifesti e locandine “Federico Fellini: un sogno di primavera”. Nel 2020 una nuova occasione per ricordare Federico Fellini e la moglie Giulietta Masina è offerta dalla conclusione di un importante intervento della ricostruzione post sisma. Una parte dell’ex Centro 32, che non è stato possibile recuperare, è stata abbattuta e al suo posto è sorto un modernissimo auditorium che il 17 maggio sarà intitolato a Giulietta e Federico Fellini.
In occasione dell’appuntamento inaugurale di maggio l’Amministrazione riproporrà al pubblico il volume a cura del professor Franco Canova “Un sogno di Primavera”, pubblicato nel 1994. La pubblicazione raccoglie immagini, disegni, fotografie di Giulietta e Federico con i commenti di alcuni loro amici, Roberto Mannoni, Pietro Notarianni, Milo Manara, Vincenzo Mollica, Nino Za, Ermanno Cavazzoni e Carlo Santachiara.
Oltre al libro sarà presentata l’opera di due giovani registi, Giovanni Fava e Devis Ferrari, autori di un interessante e originale filmato dal titolo “Fellini built Reggiolo, storia della ricostruzione di un paese da film”. Fava e Ferrari ripercorrono le perlustrazioni felliniane nella Bassa delineando un parallelo ideale tra la costruzione del set cinematografico e la ricostruzione post sisma del paese.