SUZZARA – La prima campanella scolastica si avvicina.“E, al termine della giornata di scuola, tutti a casa a lavarsi i denti!”.
L’esortazione arriva dalla dottoressa Angela Rinieri, a capo del Servizio di Ortodonzia dell’ospedale di Suzzara. “Importantissimo – aggiunge – affiancare all’inizio della scuola anche la ripresa delle corrette prassi quotidiane per la salute della bocca dei nostri figli”.
Lunedì prossimo 5 settembre, infatti, sarà la prima campanella per i più piccoli, quelli fino ai 6 anni delle scuole dell’infanzia, mentre lunedì 12 settembre sarà la volta dei “colleghi” più grandi di tutti gli altri ordini e gradi di istruzione.
“Tendenzialmente – continua Rinieri – il periodo delle vacanze coincide con cambi di abitudini, attività giornaliere ed orari, con il conseguente probabile smarrimento delle prassi quotidiane più virtuose, come appunto quelle legate alla cura dei denti. Un’alimentazione più “vacanziera” e meno disciplinata, inoltre, può ulteriormente agevolare il formarsi di criticità”.
Per fornire a mamme e papà tutti i consigli del caso, ma soprattutto per un controllo gratuito delle bocche dei propri figli, l’Ospedale di Suzzara organizza il prossimo 19 settembre, e poi in replica il 26 settembre, una doppia giornata di screening, con l’equipe specializzata in Ortodonzia Infantile che accoglierà i più piccoli e i ragazzini, dalle ore 8 alle ore 15, per una valutazione a 360 gradi dello stato di salute del cavo orale ma anche per dare indicazioni specifiche e consigli sui corretti comportamenti.
Per prenotare le visite, che verranno eseguite nel rispetto di tutte le normative anti contagio Covid-19, è obbligatoria la prenotazione, telefonando al numero 0376.1760310, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 17.00.
Il Servizio di Ortodonzia dell’ospedale di Suzzara – presidio sanitario che fa parte del Gruppo Kos – è attivo dal 2004, è aperto al pubblico ogni lunedì e si avvale di un’équipe di professionisti. I trattamenti portati a termine dal Servizio di Ortodonzia dal 2004 ad oggi sono oltre 4 mila. Un’attività, rivolta a bambini e adulti, che rappresenta a tutti gli effetti una risposta sanitaria alle esigenze del territorio.