FABBRICO (REGGIO-EMILIA) – Stand gastronomici con prodotti tipici e di stagione, mercatino dell’artigianato e degli hobbisti lungo le vie del centro, laboratori e intrattenimento per bambini, spettacoli di falconeria e rievocazione storica: è un ritorno in grande stile quello della Festa di San Martino a Fabbrico, patrocinata da Provincia di Reggio-Emilia, Comune e Pro Loco di Fabbrico. Giunta alla sua terza edizione, la kermesse, in programma per il prossimo 10 novembre, promette tanto divertimento unito a buona cucina, cultura e ospitalità. Tra gli appuntamenti principali il mercatino dell’artigianato e degli hobbisti in Corso Roma e l’esposizione permanente di rapaci di diverse specie nel parcheggio interno di Piazza Landini. Ma falchi, gheppi e poiane non saranno gli unici animali presenti: in Via Piave protagonisti saranno infatti i simpatici e dolcissimi asinelli dell’Asineria di Reggio Emilia.
Tanti i laboratori: da “Colori d’autunno” a cura di Immagini a “Quando i giochi si costruivano” organizzato da Cipi, senza dimenticare il laboratorio di falegnameria per bambini, il “Gioco dell’oca” di San Martino e la mostra-mercato di ceramiche presentata da Auser. Imperdibile, infine, la rievocazione storica che intorno alle ore 16 passerà da Corso Roma.
«La festa di San Martino nell’edizione 2019 si annuncia ricca di proposte d’intrattenimento, ludiche, enogastronomiche e culturali – commenta l’Assessore alla Cultura e Valorizzazione del territorio Elisabetta Pozzetti. – La nostra comunità, come fece il soldato romano Martino di Tours, è pronta a condividere non il mantello ma la propria calorosa ospitalità, fatta di piccoli gesti e di ottime leccornie per la bocca e per l’anima. I visitatori saranno accolti da tanti laboratori per grandi e piccini, musicisti itineranti, una emozionate rievocazione storica, nonché bancarelle di hobbisti e artigiani capaci di stupire per fantasia e ingegno. E poi gli animali, dai bellissimi rapaci coi quali mostrare l’antichissima arte della falconeria, ai teneri asinelli, da sempre preziosissimi compagni dell’uomo. Impossibile non gustare le caldarroste, il vin brulè, i piatti della tradizione, i ciccioli e tanto altro, zigzagando per il centro a curiosare tra i banchi, i negozi aperti, le attività di gioco e quelle didattiche. Non vi offriamo metà mantello, come fece San Martino col povero mendicante – conclude Pozzetti – ma una scoppiettante e straordinaria giornata novembrina in nostra compagnia».