SUZZARA – Il presepe è il simbolo sacro per eccellenza del Natale. Una tradizione per alcuni irrinunciabile, che ha origini antichissime: furono infatti i primi cristiani a dipingere o scolpire le scene della nascita di Cristo, nei loro punti d’incontro, come per esempio le catacombe romane. Oggi tra i presepi più belli e “opulenti” per numero di personaggi ed accuratezza delle rappresentazioni c’è quello caratteristico napoletano ma si può ben dire che ogni famiglia italiana, da nord a sud, ha la sua personalissima e suggestiva rappresentazione della Sacra Famiglia.
A Suzzara quest’anno i presepi davvero degni di nota sono due. Il primo è quello di Angiolina Araldi composto da 500 statuette e più di un centinaio di casette illuminate in 6 metri di estensione. Un presepio che, è proprio il caso di dirlo, è un pezzo della sua vita: lo costruisce ogni anno da più di trent’anni in casa, con passione, sensibilità e… creatività. Sì, perchè ogni anno la signora Angiolina “aggiunge un pezzo” e lo rende più grande e ammirato. Due anni fa, ad esempio, ha inserito un personaggio che raffigura un radiologo mentre visiona le lastre: un modo per ricordare la sua professione di tecnica di radiologia, che ha lavorato per decenni all’ospedale di Suzzara. Un bel presepe che merita una visita: tutte le statuette e i personaggi sono infatti mossi da ingranaggi meccanici e il presepio mostra la vita degli artigiani, dei contadini mentre lavorano i campi e i mestieri di una volta. Il presepe si trova in Via C. Battisti, 79.
Altrettanto prezioso il presepio di Gabriele Ardori, che da 15 anni su una vasta porzione di terreno costruisce un presepio visitabile con offerta libera per il Centro Diurno Disabili di Suzzara. Ad animare la rappresentazione, 250 statue di ogni misura, ma anche piccole e grandi sorprese e angoli tutti da scoprire. Questo maxi presepe si trova in Via Ponteboccale, 60.