– MANTOVA – Gli ospedali dell’Asst di Mantova e quindi il Carlo Poma, Asola e Pieve di Coriano continuano ad affrontare l’emergenza coronavirus che inizia a tradursi anche con una emergenza del personale sanitario. Servono rinforzi . Ragion per cui è stato riattivato lo scorrimento delle graduatorie per assumere medici – pneumologi, rianimatori, internisti – e si sta ricorrendo a misure specifiche anche per le figure infermieristiche, con proroga dei contratti interinali e stabilizzazione.
Intervista Raffaello Stradoni, Direttore Generale Asst Mantova
Intanto sono stati richiamati anche medici in pensione e alcuni pneumologi e igienisti hanno già dato la loro disponibilità. I tre ospedali mantovani tra l’altro lavorano anche a supporto a quelli di Cremona dove sono ben 129 i ricoverati. Al momento sono una ventina i pazienti trasferiti da Cremona nei presidi mantovani. Al Poma ci sono quattro pazienti in terapia intensiva ma sia questi che quelli ricoverati negli altri ospedali non sarebbero al momento in pericolo di vita. Qualche lieve miglioramento sembrerebbe riscontrarsi anche nell’anziano 97enne ricoverato ad Asola. Le condizioni dei pazienti variano comunque molto da caso a caso. La patologia stessa peraltro spesso evolve rapidamente
Intervista Raffaello Stradoni, Direttore Generale Asst Mantova
Abbiamo deciso di dotare i front office di vetro protettivo – ha detto poi il direttore generale – e chiesto il supporto della Croce Rossa e di altre associazioni di volontariato per controllare gli accessi all’ospedale e consegnare le mascherine in modo appropriato agli utenti. Le scorte si stanno assottigliando, ma Regione provvede alla regolare fornitura. Anche al Cup si entra con mascherina. Chiedo la massima collaborazione alla popolazione, invitando i parenti a fare visita ai pazienti solo se è essenziale”.
Nella giornata di oggi è stata riaperta la mensa ospedaliera di Mantova, con raccomandazione ai dipendenti di accedere alla struttura a scaglioni e di provvedere regolarmente all’igiene delle mani.
