Bilanzio 2019 Gdf: 4mila interventi e 64 indagini. Servizi mirati anche durante l’emergenza Covid

MANTOVA – La Guardia di Finanza di Mantova, all’interno della caserma “Luigi Boccaletti” sede del Comando Provinciale, alla presenza del Prefetto di Mantova, Carolina Bellantoni, ha festeggiato il 246° Anniversario della fondazione del Corpo con una breve cerimonia e nel rigoroso rispetto di tutte le misure di contenimento previste per l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Nel corso della cerimonia è stata deposta, da parte del Prefetto e del Comandante Provinciale, Col. Livio De Luca, una corona di alloro sulla lapide del Finanziere Luigi Boccaletti, medaglia di bronzo al valor militare, per rendere omaggio e ricordare tutte le Fiamme Gialle che hanno sacrificato la loro vita per la Patria. La celebrazione si è svolta nel piazzale della caserma ove il Comandante Provinciale, alla presenza del Prefetto, ha incontrato una ristretta rappresentanza di militari del Comando Provinciale e della Sezione di Mantova dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, rivolgendo alle Fiamme Gialle mantovane la propria riconoscenza ed il proprio ringraziamento per la professionalità, lo spirito di sacrificio e la generosità che hanno dimostrato nell’assolvimento dei doveri istituzionali al servizio della collettività, durante l’emergenza sanitaria.
Il Colonnello De Luca ha inoltre riaffermato l’impegno delle Fiamme Gialle sul territorio virgiliano, sottolineando l’importanza e la delicatezza del ruolo di polizia economico-finanziaria svolto dal Corpo, per la tutela della legalità al servizio dei cittadini, soprattutto in questo delicato periodo, nel quale sono concreti i rischi di inquinamento criminale del sistema economico finanziario, a seguito della crisi conseguente all’emergenza sanitaria.

Bilancio operativo 2019
Sono circa 4 mila gli interventi operativi conclusi dai Reparti della Guardia di Finanza di Mantova nel 2019 e 64 le indagini delegate dalle Autorità Giudiziaria,

Lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali
Evasione fiscale, frodi carosello, indebite compensazioni, contrasto al lavoro sommerso sono alcuni dei fenomeni più gravi e pericolosi su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dall’economia sommersa, particolarmente dannosi nei periodi di crisi.
In particolare, nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 23 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 3 milioni di IVA e non hanno dichiarato una base imponibile netta di circa 8 milioni di euro. Sono stati scoperti 48 reati fiscali (principalmente, emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) e sono stati denunciati 50 soggetti. Nell’ambito della lotta al cd. “lavoro sommerso”, sono stati individuati 1280 lavoratori “in nero” o “irregolari”, con conseguente verbalizzazione di 100 datori di lavoro. Per rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni più aggressivi dell’evasione fiscale, che si manifestano con comportamenti di rilevanza penale, sono state avanzate all’autorità giudiziaria diverse proposte di sequestri di beni nella disponibilità dei responsabili, in funzione della confisca in misura equivalente ai tributi evasi. Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di circa 6 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a circa 93 milioni di euro. Nel settore del gioco illegale ed irregolare, nel 2019 sono stati eseguiti 69 controlli con l’identificazione di 140 soggetti, 3 dei quali denunciati.

Contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica
L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la trasparenza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse destinate al benessere della collettività, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni Sono 73 gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 14 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria. 3 sono le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario a carico di soggetti percettori di finanziamenti con riferimento a circa 376 mila euro di contributi erogati, dei quali circa 357 mila euro indebitamente percepiti. Sul versante delle frodi nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria (prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari), sono stati eseguiti 43 controlli che hanno portato alla scoperta di 23 irregolarità, individuando 11 “falsi poveri” che avevano beneficiato delle previste agevolazioni senza i prescritti requisiti (come ad esempio, 3 contributi per i servizi scolastici, per l’affitto e le utenze degli alloggi oppure assegni sociali erogati dall’INPS). Sul fronte della vigilanza sull’impiego delle risorse pubbliche (comunitarie, nazionali e locali), sono state evase 14 deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria. Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per circa 302 mila di euro, a carico di 12 soggetti. Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito, finora, di denunciare all’Autorità Giudiziaria 8 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore. Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 4 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.

Contrasto alla criminalita’ organizzata ed economico – finanziaria
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.
In applicazione della normativa antimafia, nel corso del 2019 sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 29 soggetti, ed ammonta ad oltre 11 milioni di euro circa il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. E’ continuata la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, attraverso l’esecuzione di 1.165 accertamenti, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti le indagini effettuate hanno portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di quattro persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio. Il valore del riciclaggio accertato è stato di oltre 1 milione di euro.  Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono state rilevate distrazioni per oltre 10 milioni di euro. Sul fronte della prevenzione, i Reparti hanno proceduto all’analisi di 135 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai della normativa antiriciclaggio. La Guardia di Finanza è fortemente impegnata anche nel contrasto alla contraffazione e agli altri illeciti che danneggiano la proprietà intellettuale (tutela del made in Italy, sicurezza dei prodotti). In tale ambito sono stati effettuati 36 interventi e dato esecuzione a 5 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, che ha portato alla denuncia di 11 persone, nonché al sequestro di circa 618 mila pezzi di merce contraffatta o non rispondente alle norme di sicurezza (dai capi di abbigliamento e di pelletteria, ai giocattoli, ai cosmetici alle calzature).

Contrasto ai traffici illeciti
Il Corpo assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti, non solo di merci di contrabbando, ma anche di stupefacenti, di rifiuti e di armi, spesso di dimensioni internazionali, anche attraverso lo svolgimento di controlli su strada di natura preventiva mediante l’impiego del dedicato dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 il contrasto al traffico, allo spaccio ed al consumo di stupefacenti ha portato alla denuncia all’A.G. di 2 persone entrambe in stato di arresto ed il sequestro 316 piante di cannabis. Nel settore della polizia ambientale, nel 2019 sono stati denunciati 22 soggetti (tra cui 5 società) ed è stato operato il sequestro di 85 mila tonnellate di carta da macero, 4.400 tonnellate di rifiuti speciali ed una discarica di rifiuti di oltre 500.000 metri cubi, per un valore complessivo di 36 milioni di euro. Sono stati posti sotto sequestro anche un capannone ed un’area industriale di circa 600 metri quadri, nonché n. 139 autoveicoli destinati alla commercializzazione ed un’area privata di oltre 6 mila mq. per un valore complessivo di oltre 3 mln di euro.

Concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica
L’attività di concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica si è estrinsecata con l’impiego di circa 1.500 pattuglie, prevalentemente nell’ambito del servizio di pubblica utilità 117, sempre al fianco delle altre Forze di Polizia

Bilancio operativo nello stato di emergenza da Covid-19
Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, nel territorio provinciale la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 30 militari. Circa 6.700 sono stati i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: quasi 177 i soggetti, a vario titolo, sanzionati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza. Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della criminalità nel tessuto economico della provincia, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 6 soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, di valore pari a circa 1 milione di euro, proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, nel medesimo arco temporale, le attività sono state svolte riservando prioritaria attenzione alle condotte più marcatamente illegali e fraudolente. L’impegno profuso in tale comparto operativo si è, in particolare, concretizzato con il sequestro di beni nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di usura per un valore di 355 mila euro. La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine. Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati 3 soggetti per i reati di frode in commercio e sono state sequestrate circa 30 mila di mascherine e dispositivi di protezione individuale in quanto, sulle relative confezioni, riportavano i segni distintivi della marchiatura CE senza avere i previsti requisiti di legge nonchè circa 7 mila confezioni gel igienizzante per le mani, nella cui etichetta veniva però indicato che il prodotto era sanitizzante. Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In particolare, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale. In tale ambito, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 3 soggetti per il reato di manovre speculative su merci per aver commercializzato mascherine chirurgiche con una  con una percentuale di ricarico, rispetto al prezzo di acquisto, dal 400% al 2000%.