Calenda a San Benedetto Po : “per il ponte serve il commissario, già informato il Ministero”

SAN BENEDETTO PO – Non usa mezze parole il leader di Azione Carlo Calenda dopo aver iniziato la sua giornata mantovana andando a vedere personalmente la situazione del nuovo ponte di San Benedetto Po e sentirsi spiegare il perchè dello stallo della realizzazione del tratto in golena. Affiancato dal sindaco Roberto Lasagna dal presidente del Consorzio Oltrepò Mantovano Alberto Borsari, dal presidente della sezione locale di Confcommercio Mantova Dino Barbi, dal referente del Comitato Vogliamo il Ponte Sandro Cavazzoli e dall’ex sindaco di Quistello oggi tra i vertici provinciali di Azione Luca Malavasi, Calenda ha spiegato di aver già contattato il Ministero delle Infrastrutture per far presente la necessità di un commissario per l’opera.
Richiesta che andrà formalizzata con una nota.
Poi nel pomeriggio arriva in città per la presentazione del suo ultimo libro “La libertà che non libera” con il quale riflette sul valore perduto della libertà di fronte alla deriva individualistica della nostra società, in tutte le sue diverse sfaccetature. Prima della presentazione c’è tempo per scambiare due parole con i giornalisti sui progetti futuri di Azione e Calenda ribadisce la volontà di creare un terzo polo, senza renziani, in grado di aggregare le liste civiche. Insomma un nuovo spazio al centro.
Ad ascoltarlo ci sono tanti sindaci ed ex, ma anche politici, di entrambi gli schieramenti, qualcuno probabilmente affascinato da questa trazione verso il centro, qualcuno arrivato alle Pescherie solo per ascoltare comunque un leader di partito che a dialettica non è secondo a nessuno. E tanti gli imprenditori presenti a far capire che probabilmente all’impresa la politica al centro può tornare a piacere.

*Le immagini video a San Benedetto Po sono state realizzate da Lorenzo Corazzari