Livelli del Po al minimo, portate mai così basse negli ultimi 30 anni. Forti timori per l’agricoltura

Escavatori al lavoro per movimentare la sabbia nel Po in secca

BORGOFORTE – Portate del Po mai così basse da trent’anni a questa parte. A lanciare l’allarme è l’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE, in occasione dell’ultimo incontro con le Regioni, le agenzie metereologiche territoriali di rilevamento e i portatori di interesse tra cui i gestori dei Grandi laghi, dei servizi idrici e idroelettrici e Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche.
Oggi le registrazioni idrometriche dei livelli del fiume hanno toccato le quote più basse dal 1991.
A Borgoforte si sono toccati i -2,57 metri per 567 mc/s, a Boretto –3,25 metri per 452 mc/s. La situazione idrologica peggiore di siccità estrema si segnala a Piacenza, dove gli indicatori si fermano a quota –0,49 metri per 293 mc/s, analoga situazione a Pontelagoscuro (Ferrara) a quota –5,88 metri per 639 mc/s (sotto la prima soglia limite fissata a 650 mc/s).
“Le condizioni stanno peggiorando, siamo a -45% della portata” sottolinea Meuccio Berselli, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po che si è recato questa mattina a Boretto, presso l’impianto consortile dove sono in corso le operazioni di movimentazione delle sabbie con gli escavatori in vista dell’inizio della stagione irrigua per l’agricoltura”.
“Le possibili soluzioni sono invasare al massimo i grandi laghi quando abbiamo la disponibilità idrologica, riutilizzare l’acqua dei depuratori e quindi insistere sulla depurazione e migliorarla, efficientare le reti e avere una transizione idrica, cioè cercare di conservare l’acqua e usare dei buoni comportamenti. Occorre poi accellerare al massimo le procedure per gli investimenti per la realizzazione delle dighe e dei grandi invasi e riuscire poi a costruire quei microinvasi che in modo capillare potrebbero destinare acqua per gli scopi agricoli” prosegue Berselli.
“Sarà importante vedere se, anche in concomitanza della prossima riunione dell’Osservatorio istituzionale che si terrà giovedì 17 marzo, si manterranno questi indicatori negativi, per comprendere quale tipo di soluzione concertata tra territori si potrà individuare per affrontare in modo resiliente la stagione”.
All’orizzonte non sono previste però precipitazioni in grado di invertire la tendenza.