San Benedetto, il 29 febbraio apre il bypass. Si lavora al bando per il ponte in golena, termine lavori nel 2027

SAN BENEDETTO PO – Il prossimo 29 febbraio le auto transiteranno sul nuovo ponte a doppio arco a San Benedetto Po. Quella mattina aprirà infatti il bypass che permetterà il collegamento tra il ponte attuale in golena e quello nuovo in alveo che sarà ancora in posizione provvisoria però. Per vederlo in quella definitiva bisognerà attendere la primavera del 2027 quando dovrebbe aprire tutto il nuovo ponte, compresa la parte in golena il cui avvio dei lavori, da cronoprogramma, è fissato per il gennaio 2026.

E’ quanto illustrato stamani durante il vertice tenutosi in Comune a San Benedetto Po a cui hanno preso parte tutti i principali soggetti che si stanno adoperando, su vari fronti, per la realizzazione del nuovo ponte, ad iniziare dalla Provincia – stazione appaltante – al tavolo con il presidente Carlo Bottani, il dirigente del Settore Lavori Pubblici Antonio Covino e altri collaboratori. Al loro fianco il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna, l’assessore Marco Giavazzi, i capigruppo consiliari sia di maggioranza che di minoranza, e l’assessore a lavori pubblici di Bagnolo San Vito Moreno Cavicchini.
Presente anche questa volta al vertice il presidente di Confartigianato Mantova, l’imprenditore sanbenedettino Lorenzo Capelli, e il Comitato Vogliamo il Ponte con Manuela Braghiroli, una dei responsabili. In collegamento streaming hanno poi partecipato il senatore Andrea Paganella, il deputato Andrea Dara e il consigliare regionale sub commissario per il post sisma Alessandra Cappellari, tutti della Lega. Non ha invece potuto collegarsi per sopravvenuti impegni il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini che gli Amministratori pubblici sperano però possa essere a San Benedetto propio per l’inaugurazione del bypass.

PROVE DI SICUREZZA CON COLLAUDI PRIMA DELL’APERTURA DEL BYPASS 

E’ stato il primo cittadino Lasagna, nel dare il via ai lavori del vertice, a ribadire anche questa volta come la situazione, seppur con le criticità dei ritardi accumulati negli anni, sia radicalmente cambiata. “Adesso abbiamo davvero una squadra unita che ha come obiettivo, a tutti i livelli, la realizzazione del nuovo ponte, e vuole farlo senza perdere tempo”. Obiettivo confermato da Bottani che, oltre ad annunciare la messa in sicurezza del ponte con l’apertura del bypass per il 29 febbraio, dichiara anche che entro fine gennaio sarà pronto il progetto preliminare per il ponte in golena. A illustrare nel dettaglio tutti i vari passaggi è anche questa volta l’ingegner Covino il quale spiega che prima del 29 febbraio ci saranno da fare alcune operazioni per la verifica della sicurezza del manufatto tra cui due prove di collaudo: una sul ponte a doppio arco in alveo su cui saliranno ben 14 tir, e poi una prova di carico per la piastra”. Per queste operazioni come per l’apertura del bypass si prevedono delle chiusure dell’attuale ponte piuttosto brevi, da qualche ora a un paio di giorni.

COVINO ILLUSTRA GLI STEP PER IL PONTE IN GOLENA 

E intanto ci si concentrerà sul ponte in golena “con il completamento della progettazione di primo livello entro il 31 gennaio, poi la redazione e la pubblicazione del bando per l‘appalto con procedura negoziata a cui saranno invitate cinque ditte. Nel 2025 avverrà l’individuazione dell’impresa che si dovrà occupare del progetto definitivo, di quello esecutivo oltre che dell’esecuzione dei lavori il cui termine al momento è confermato per la primavera del 2027. Prima dell’apertura del cantiere ci sarà ovviamente la conferenza di servizi che provvederà alla valutazione del progetto.
L’ultima parte dei lavori verrà realizzata con la chiusura totale al traffico dell’attuale ponte che sarà al massimo di sei mesi “anche se l’impegno – è stato dichiarato da più soggetti – è quello di ridurre questo lasso di tempo”.

BRAGHIROLI: “CONSIDERARE NEL BANDO DI GARA L’IPOTESI DELLA PASSERELLA” 

Ed è proprio su questo punto che parte la riflessione di Manuela Braghiroli che, a nome di cittadini, chiede “venga valutata insieme alla Prefettura la sicurezza del territorio che rimarrà isolato se non attraverso un collegamento autostradale che facilmente può subire dei blocchi o dei rallentamenti”.
“Pensiamo alle diverse emergenze come il trasporto in ambulanza” dichiara Braghiroli che invita a iniziare a riflettere sui ristori e sulla possibilità di inserire nel bando per la gara d’appalto la realizzazione di una passerella” che potrebbe ovviare almeno in parte alla chiusura del ponte.

CAPELLI: “CONTINUARE A TENERE MONITORATA LA SITUAZIONE” 

L’appuntamento a questo punto è per il 29 febbraio con l’attuale ponte nella parte sul fiume che cesserà definitivamente di venir utilizzato. “Bisogna comunque continuare a tenere monitorata la situazione con dei vertici come quelli fatti durante quest’anno” sottolinea Capelli. Proposta recepita. “Tra marzo e aprile – risponde Bottani  – ci ritroveremo per fare un nuovo punto della situazione”.