Bancomat assaltato a Poggio, il sindaco Zacchi: «Sconfiggeremo il male che viene da fuori»

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Il centro storico di Poggio Rusco

POGGIO RUSCO – C’è sgomento, amarezza e delusione, ma c’è anche tutta la voglia di andare avanti nelle parole del sindaco di Poggio Rusco, Fabio Zacchi, all’indomani dell’assalto allo sportello bancomat avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Come già avvenuto anche a Moglia tra sabato e domenica, una banda di balordi ha preso di mira lo sportello postamat in Piazza I° Maggio. In frantumi la vetrina dove si trovava installato il dispositivo bancomat, così come distrutta pure la parte frontale della sede postale. Questa volta, a differenza di quanto avvenuto a Moglia, i ladri sono riusciti a mettere le mani sulla refurtiva. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Gonzaga.

Il Sindaco di Poggio Rusco, Fabio Zacchi

«Penso a quanto è successo nelle ultime ore, negli ultimi giorni – commenta Zacchi. – Poggio non è lo sconcerto per la rapina al nostro ufficio postale, non è la paura di essere derubati in casa, non è lo shock per una rissa in centro alimentata da alcol e droga. Poggio è la gioia di stare insieme, i colori delle tante culture che animano la nostra comunità, la solidarietà di decine di volontari che raccolgono alimenti per le famiglie bisognose, il coraggio di chi decide di aprire un nuovo negozio, l’impegno per la legalità delle nostre scuole, l’orgoglio dei nostri ragazzi non solo di giocare con la maglia del proprio paese ma di fare qualcosa di concreto, il mettersi in gioco per una buona causa.

Sconfiggeremo il male che viene da fuori – prosegue il sindaco – grazie agli sforzi delle forze dell’ordine, a nuovi strumenti tecnologici, alle segnalazioni che possono arrivare da qualsiasi cittadino, ma soprattutto se non ci chiuderemo nelle nostre case, se vivremo di più nelle nostre piazze e meno sui social, se condivideremo belle esperienze e momenti di gioia, se faremo un po’ di compagnia alla vicina anziana, se rinunceremo a un panettone per donarlo a chi non se lo può permettere, se valorizzeremo tutto quanto di buono c’è nel nostro paese, e ce n’é tanto. Noi non ci arrendiamo mai».