No ai botti per Capodanno in tutto l’Oltrepò: ma le ordinanze servono davvero?

BASSO MANTOVANO E REGGIANO – Si stanno moltiplicando, in vista del Capodanno, le ordinanze delle Amministrazioni comunali per tentare di arginare l’uso di botti e fuochi artificiali per salutare il 2020. Dal Basso Mantovano al Reggiano e al Modenese, in maniera trasversale e, per così dire, “bipartisan”, i provvedimenti emanati dai Sindaci prevedono il divieto, più o meno assoluto, di utilizzare botti e artifici pirotecnici per i festeggiamenti, mentre danno il via libera a fontane, girandole luminose e, più in generale, a tutto quanto risulti non pericoloso per persone e animali.

Le violazioni vengono punite ai sensi dell’art. 7 bis del D. Lgs 267/2000 con la sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro. Non solo: gli altri riferimenti normativi sono l’articolo 659 del Codice Penale (“Chiunque, mediante schiamazzi o rumori (…) disturba le occupazioni o il riposo delle persone (…), è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro”), l’articolo 703 del Codice Penale (“Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara con armi da fuoco, accende fuochi d’artificio, o lancia razzi (…) è punito con l’ammenda fino a 103 euro”) e l’articolo 544-ter del Codice Penale (“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale è punito con la reclusione da tre mesi a un anno e con la multa da 3.000 a 15.000 euro”). Già, ma a chi spettano i controlli? Perchè il problema, alla fine, è esattamente questo: botti e petardi sono pericolosi per persone, animali e patrimonio pubblico, ma senza controlli le ordinanze sono inutili.

«Da un punto di vista prettamente legislativo, le ordinanze dei sindaci sono illegittime come chiarito dal Ministero degli Interni, in quanto il Sindaco non può derogare materie di competenza di poteri dello Stato – scrive il primo cittadino di Suzzara, Ivan Ongari. – La cosa viene ricordata dalla prefetture ogni anno almeno dal 2016, quando la questione divenne generalizzata e di carattere nazionale. Il divieto di uso di prodotti pirotecnici non può essere stabilito dal Sindaco ma solo da normative di settore. Ricordo che gli anni passati in quei Comuni dove fu emessa tale ordinanza, simbolicamente come appello al buon senso delle persone ed al rispetto degli altri, i risultati non furono certo migliori (anche perché servirebbe un dispiegamento di forze davvero notevole per controllare tutto il territorio). Il consiglio comunale di Suzzara nel 2013 si espresse approvando un regolamento che vietava l’uso dei botti sulla “pubblica via” e nei “luoghi d pubblico passaggio” per evitare situazioni di pericolo o molestia: ogni anno, oltre a richiamare le persone a modi e comportamenti civili e consapevoli, rimandiamo a tale regolamento molto chiaro che prevede sanzione pari a 200 euro e ricordiamo la sensibilità di alcuni animali a forti rumori».

Sulla stessa linea il primo cittadino di Pegognaga, Matteo Zilocchi: «Nella maggior parte dei Comuni, non solo questo tipo di ordinanze aumentano gli scoppi, ma è anche impossibile controllare, soprattutto se su proprietà privata vengono utilizzati fuochi o petardi di libera vendita. Pertanto preferiamo sensibilizzare e provare a educare civilmente al rispetto del prossimo, sia esso persona o animale. Abbiamo tre agenti di Polizia Locale (comandante compreso), non sono previsti turni notturni, che tra l’altro necessitano di pattuglia (minimo due agenti). Inoltre la pattuglia non potrebbe essere contemporaneamente su tutto il territorio comunale, quindi come sempre, e a maggior ragione in questo caso, bisogna fare prevenzione e far ragionare le persone sul fatto che non è necessario festeggiare sparando botti».

Dunque, che fare? Risponde Cesare Polischi, Presidente del Gruppo Cinofilo Virgiliano. «Gli animali hanno una percezione del rumore diversa e più acuta della nostra, i cani sentono a un volume doppio del nostro e a frequenze superiori alle nostre. I botti violenti e ripetuti provocano un progressivo aumento della paura. Come comportarsi per proteggerli? Per prima cosa tenere i cani il più lontano possibile dai festeggiamenti,  non lasciarli soli, non lasciarli liberi in giardino, cortile o balcone. Piuttosto, lasciarli liberi di scegliersi un rifugio e, se siamo in casa, alzare il volume di radio o televisione per “confondere” i botti che arrivano dall’esterno».