Ospedale Suzzara, quasi 2 mila firme già raccolte perchè torni pubblico

SUZZARA – Si sta avviando verso le 2mila firme la petizione lanciata qualche settimana fa da Cgil, Partito Democratico, Giovani Democratici, Sinistra Italiana Verdi, Sinistra per Suzzara e Movimento Cinque Stelle per chiedere che l’Ospedale di Suzzara torni a essere un presidio pubblico. Un risultato importante che evidenzia quanto interesse susciti la questione relativa a un ospedale che serve tutta l’area del Basso mantovano. Un interesse che testimonia la preoccupazione delle persone rispetto al fatto che il presidio sanitario possa perdere servizi e prestazioni, con ricadute anche sull’occupazione. L’Ospedale dispone complessivamente di 130 posti letto ed è accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale sia per le prestazioni di ricovero e cura sia per le prestazioni ambulatoriali.

“Circa 2000 persone – spiega Daniele Soffiati, segretario generale della Cgil di Mantova – hanno già aderito alla nostra raccolta firme. L’obiettivo è coinvolgere la cittadinanza, renderla consapevole di una situazione che non ci lascia tranquilli. L’ospedale di Suzzara serve un bacino di oltre 70mila persone. La nostra preoccupazione è che il presidio, che ha già perso negli anni servizi importanti, possa perderne altri. Questo è inaccettabile. Per questo riteniamo necessario valutare un ritorno all’ospedale completamente pubblico”. Nella petizione si evidenzia anche il fatto che serve un ospedale pubblico che sia una struttura ospedaliera di primo livello e, a tal proposito, si richiede il potenziamento del pronto soccorso, la rianimazione, il reparto di ostetricia e ginecologia, cardiologia, il potenziamento di neuropsichiatria e dell’unità riabilitativa. Fino a quest’anno l’ospedale è stato gestito da una società privata che si è aggiudicata la gara pubblica avviata nel novembre del 2004. Si tratta di una delle prime forme in Italia di gestione di un ospedale pubblico da parte di una società privata. La concessione fino al 2022, rinnovata sino al giugno 2023, riguarda la completa gestione del complesso ospedaliero nonché la sua ristrutturazione e messa a norma.

Ora la situazione è in fase di stallo poiché Asst Mantova e gestore uscente non hanno trovato un accordo per il rinnovo. Proprio in questa fase di transizione, nell’ottica di un rilancio del presidio, la Cgil e i promotori della petizione chiedono che ci si muova affinché l’ospedale torni pubblico. Secondo Elena Giusti, Segretaria della Cgil di Mantova “dobbiamo tenere alta l’attenzione sulla qualità dei servizi che devono rispondere ai bisogni di salute del territorio. La qualità dei servizi è fortemente legata al personale che lavora nella struttura. Dobbiamo perciò pretendere la tutela del personale sanitario e socio sanitario così come dei lavoratori dei servizi ausiliari di manutenzione, pulizia, mensa”.

E’ possibile continuare a firmare la petizione nelle sedi della Cgil di Suzzara, Pegognaga, Gonzaga e San Benedetto Po, così come nei mercati settimanali dei paesi interessati dal servizio dell’ospedale suzzarese (basso mantovano) dove sarà presente un banchetto per la raccolta delle firme.

Informazioni e testo completo della petizione sul sito www.cgil.mantova.it.