PEGOGNAGA – Una scritta realizzata con un pennarello nero sullo spazio bianco di un innocente murales. Poche sillabe accostate che, insieme, fanno male, ancor più se si pensa che sono indirizzate a dei disabili e perché sono comparse proprio in un’area del Parco Florida a Pegognaga che, d’estate, viene gestita da un gruppo di portatori di handicap. Un gesto inqualificabile, segnalato sui social da alcuni cittadini. E non sarebbe la prima volta che accadono episodi simili.
Scegliamo di mostrarvi la foto del muro deturpato, già circolata e ampiamente commentata sul web, ma non la scritta, che abbiamo deciso di censurare. E che consideriamo offensiva a tal punto da non meritare ulteriore visibilità.
Indignata la comunità di Pegognaga. «Le istituzioni, come pure la famiglia, si devono interrogare di fronte a tali gesti», scrive su Facebook qualcuno; «È un mondo malato di ignoranza e cattiveria», «Mai visto scritto nulla di così offensivo».
Pare che l’area, d’inverno, venisse in passato recintata per evitare episodi simili; un provvedimento che quest’anno non è stato preso. Ma chissà se sarebbe davvero servito ad evitare l’oscenità comparsa nelle ultime ore. Anche su questo i pegognaghesi non mancano di esprimersi e di schierarsi: «Tutti gli anni veniva messa una rete da cantiere per proteggere lo spazio. Aveva sempre impedito i vandalismi, adesso è tardi. Speriamo che il prossimo anno venga fatta la protezione come nel passato»; «Non dovrebbe servire una rete di protezione ma semplicemente educazione e rispetto per tutti e l’insegnamento che oltre ai diritti ci sono anche i doveri».
«Tante cose sono cambiate, è vero, ma la lotta a questo genere di “eventi” non ha distinzione di genere, colore, credo politico e quant’altro – commenta l’Assessore a Cultura e Politiche Giovanili Silvia Scarduelli. – Purtroppo viviamo in una società in cui i valori vengono continuamente calpestati e i social purtroppo non aiutano».
«Purtroppo Pegognaga da un po’ di tempo è bersaglio di “ragazzate” – aggiunge il Sindaco Matteo Zilocchi. – Le forze dell’ordine sono sul pezzo e chiaramente non bisogna abbassare la guardia. Ma c’è di base un problema educativo, di senso civico e di rispetto».