MANTOVA – Quando i carabinieri di Viadana erano giunti sul posto, la maggior parte di loro si era già data alla fuga. Le forze dell’ordine, a conclusione degli accertamenti, erano riuscite ugualmente ad identificare e denunciare a piede libero 23 persone per invasione arbitraria di terreni ed edifici: i giovani avevano infatti occupato abusivamente un capannone a Pomponesco per organizzare un “rave party” non autorizzato. Il fatto risaliva alla notte tra il 20 e il 21 settembre 2014, quando oltre un centinaio di giovani aveva occupato uno stabile abbandonato sede di un’azienda di lavorazione legno dichiarata fallita. A suon di musica techno i ragazzi aveva ballato fino all’alba, attirando però l’attenzione di qualche residente che immediatamente aveva avvisato il sindaco Giuseppe Baruffaldi il quale, a sua volta, aveva poi provveduto ad informare le forze dell’ordine. L’immobile si trovava a ridosso dell’argine del Po mentre l’organizzatore dell’evento era poi stato individuato in un 35enne Ferrarese; tra i deferiti anche tre mantovani. Oggi l’apertura del processo instaurato a loro carico.
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