SUZZARA – In occasione della “Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” che si celebra ogni anno il 20 di novembre, il Comune di Suzzara, insieme alla Commissione Pari Opportunità, promuove alcune iniziative prendendo spunto dal dettato dell’articolo 29 che inserisce nelle finalità dell’educazione del fanciullo quella di “sviluppare il rispetto dell’ambiente naturale”.
All’interno del ricco programma del Festival delle scienze, giovedì 21 e venerdì 22 novembre in orario scolastico al Cinema Politeama si terrà la proiezione del film “Wall-e”, per le classi quarte della scuola primaria IC1 e classi prime della scuola primaria IC2.
Introdurrà Sandro Sutti, coordinatore di Labter-Crea Rete di Scuole.
Il Museo Galleria del Premio Suzzara proporrà invece un progetto che coinvolgerà oltre quattrocento alunni delle scuole medie ed elementari dal titolo “La foresta incantata. Chi raccoglie, semina”, con incontri laboratoriali a novembre e dicembre che partiranno da alcune riflessioni su piante e alberi in quanto veri padroni del pianeta, spesso ingiustamente trascurati.
Spiega l’Assessore alla Cultura e Istruzione Raffaella Zaldini: «Il lavoro preparatorio ha avuto come spunti alcune opere d’arte (ad esempio le tre sculture interamente in legno di Augusto Murer presenti nel patrimonio del Museo, opere di artisti come Giuseppe Penone e Elisa Bollazzi, ospite del Museo con Microcollection e le sue “Semine”, Franco Fossa presente in collezione con una scultura in legno), la lettura di testi e riflessioni di Stefano Mancuso (Scienziato di prestigio mondiale, professore all’Università di Firenze, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale) e di Vandana Shiva (fisica ed economista indiana, oggi dedita alla salvaguardia del paesaggio e della biodiversità), insieme a poesie di Umberto Bellintani, Andrea Zanzotto, Emily Dickinson, Giuseppe Ungaretti, e scritti di Italo Calvino».
Tutti i partecipanti, in rapporto all’età, saranno coinvolti a raccogliere da questi semi/suggestioni e farli proliferare tramite la costruzione di manufatti per sottolineare quanto il nostro Museo assuma come orizzonte teorico a scopi educativi la sfera delle interazioni umane e il suo contesto sociale creando situazioni e occasioni di scambio tra gli alunni, le famiglie, gli insegnanti, le istituzioni e la città.