Viadana, approvato dal consiglio il rendiconto: oltre 9mln di avanzo

VIADANA – Approvato durante l’ultimo consiglio comunale di Viadana il rendiconto relativo all’anno 2020. Numeri che, come spiega il sindaco Nicola Cavatorta, si traducono in 10.224.208 euro di entrate tributarie accertate quali Imu e fondi perequativi da Amministrazioni Centrali; le entrate da trasferimenti correnti al titolo secondo ammontano, invece, a 2.377.821,56 mentre le entrate al titolo terzo (entrate extratributarie, ovvero entrate per servizi forniti dall’ente come mensa, trasporto, nido ecc e sanzioni del codice della strada) si fermano a 15.278.229,93. Quanto alle entrate in conto capitale relative ai titoli 4-5-6, il Comune conta ad oggi 7.901.246 euro (al titolo sesto va sottolineato l’accensione del mutuo) e 1.3767.421,82 per il titolo 9.

Le spese correnti ammontano, invece, a 16.623.423,14 euro mentre le spese in conto capitale si attestano su 15.081.287,92; le spese da riduzione dell’attività finanziaria (che troviamo anche nelle entrate) si fermano a 3.010.365 euro. Al titolo quarto, spiega ancora Cavatorta, si trova una spesa per rimborso prestiti di 125.709 ed e al titolo settimo le partite di giro.

“Il rendiconto della gestione dell’anno 2020 chiude, quindi con un avanzo di amministrazione di 9.532.409,63 euro dato da un fondo cassa al primo di gennaio di 7.386.400,90 euro a cui sommiamo la differenza positiva tra riscossioni e pagamenti per 4.054.754,55 ottenendo così una cassa al 31 dicembre di 11.441.156,45 euro – spiega ancora il primo cittadino -. A questa cassa  sommiamo la differenza positiva della gestione dei residui per 780.042.22 e togliamo i fondi pluriennali vincolati sia di parte corrente che di parte in conto capitale per 2.688.788,04 ottenendo il risultato di amministrazione detto inizialmente. A questo risultato di 9.532.409,63 vanno tolte le parti del bilancio accantonate e vincolate determinando la parte di avanzo destinata agli investimenti per 26.130,20 euro e la parte disponibile per 123.916,06″. Gli accantonamenti per 5.524.927,32 euro sono costituiti dal fondo crediti di dubbia esigibilità per 4.327.330,85, dal fondo contenziosi per 1.150.000 e dalla voce altri accantonamenti per Euro 47.596,47 costituita dall’indennità di fine mandato del sindaco per 797euro e dai miglioramenti contrattuali del personale dipendente come da contratto collettivo nazionale.
Le risorse vincolate (3.857.436,05 euro) sono costituite principalmente da 812.672,56 per riduzione del mutuo Italgas, 210.399,33 da risparmi di spesa Tari, 244.169,51 da trasferimenti del Ministero per riduzione tari utenze non domestiche, 847.143.45 dal cosidetto fondone, 224.575 dal proventi per cds da trasferire alla provincia, 323.000 euro da un’entrata da escussione polizza cava caselli, 273.000 da proventi di iva da split payment (iva legata alla vicenda italgas) e circa 113.000 euro da proventi da oneri di urbanizzazione utilizzabili per spese di investimento.
La percentuale di copertura media dei servizi è del 40.32%

L’indebitamento al 31.12 ammonta a 11.781.300,63 euro. L’aumento deriva dal mutuo di 3.000.000 richiesto per la partita Italgas. “Proponiamo – conclude il sindaco – di vincolare una parte dell’avanzo di 812 mila euro per estinguere parzialmente il mutuo. Il periodo di ammortamento del mutuo inizierà dal 01.01.2022 e la prima rata scadrà il 30.06.2022”.