A Gualtieri inaugurata la mostra di Bellesia dedicata al crollo del muro di Berlino

Una Polaroid scattata da Bellesia ed esposta a Gualtieri

GUALTIERI (REGGIO EMILIA) – Alcuni giorni dopo il crollo del muro di Berlino, il fotografo Gianni Bellesia con una delegazione di abitanti di Pavullo nel Frignano “capitanata” dal frate cappuccino Padre Sebastiano Bernardini, assieme al sindaco e ad altri volontari, decisero di partire per portare a casa un pezzo del muro di Berlino da inserire all’interno del presepio. Un segno tangibile della pace storica finalmente raggiunta in quella città tedesca, auspicio di pace anche per il resto del mondo.

Arrivati a Berlino, la realtà che si presentò loro fu molto diversa da quella che si vedeva in televisione. In due giorni di sosta, il gruppo riuscì, con non poche difficoltà, nell’impresa, al punto che proprio davanti alla porta di Brandeburgo fu proprio il capo delle guardie di confine a donare alla delegazione un pezzo del muro.

Il fotografo Bellesia, assieme ad un suo amico operatore, si resero conto subito di trovarsi di fronte ad un avvenimento che sarebbe rimasto nella storia. Oltre ad immagini fermate su pellicola normale, il fotografo scattò molte foto Polaroid che vennero poi elaborate con firme, segni e molto altro durante il breve tempo di sviluppo; tracce di vita vissuta che oggi rendono uniche ed irripetibili quelle istantanee.

Da quel lavoro ne nacque una mostra presentata per la prima volta nel febbraio 1990 presso la prestigiosa galleria d’arte fotografica “Il Diaframma” di lanfranco Colombo in via Brera a Milano. Quelle stesse immagini tornano ora ed essere esposte, in occasione del trentennale dell’evento storico, presso la Casa Museo “Antonio Ligabue” di Gualtieri, assieme al filmato con le interviste realizzate durante quel memorabile viaggio.

Alla inaugurazione, avvenuta lo scorso 10 novembre, ha partecipato il Direttore della Casa Museo di Ligabue, Giuseppe Caleffi, insieme a Cristina Boccella, che ha parlato della presenza del cantante David Bowie a Berlino nel periodo del muro, dove scrisse la mitica “Heroes”, e Anna Dolce, con un intervento dedicato al momento storico in cui è avvenuto il crollo.

La mostra sarà visibile fino al prossimo 30 novembre.