Un formaggio Usa sul podio più alto del mondo. Grandi: “i produttori capiscano che gusti e mercati cambiano””

MANTOVA – Il formaggio più buono del mondo? L’Organic Blue Cheese Rogue River Blue dell’Oregon, un erborinato prodotto da un’azienda casearia degli Stati Uniti risultato vincitore alla 32esima edizione del World Cheese Awards, svoltasi pochi giorni fa a Bergamo nell’ambito di “Forme”, la rassegna che presenta il meglio della produzione casearia a livello mondiale.
Il formaggio americano, a base di latte biologico, ha conquistato l’Oscar dei formaggi dopo un testa a testa con il Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi della Latteria Sociale Santo Stefano di Basilicagoiano in provincia di Parma. Uno squadrone quello del Parmigiano arrivato a Bergamo con ben 86 caseifici.
E la vittoria del formaggio dell’Oregon fa riflettere ovviamente sul fatto che, anche in ambito caseario, oggi non si può prescindere dal pensare ad una concorrenza che si gioca su scala mondiale. La vittoria a Bergamo dell’erborinato americano è arrivata tra l’altro proprio nel giorno in cui sono scattate le misure dei dazi a stelle e strisce contro il Made in Europe che comprendono anche Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Una batosta per le due Dop  ma, a tal proposito c’è chi fa notare, che proprio chi protesta contro i dazi quasi sempre coincide con chi protesta contro i trattati di libero scambio che invece puntano a togliere i dazi del tutto o quasi.
Una contraddizione evidente some sottolinea il mantovano Alberto Grandi, docente di Economia all’Università di Parma, Accademico virgiliano e reduce dai successi dei suoi libri in tema agroalimentare “Denominazione di origine inventata” e “Parla mentre mangi” il quale sull’ oscar al formaggio dell’Oregon dice:

Intervista a Alberto Grandi, scrittore e docente di Economia Università di Parma

  • le immagini di “Forme” sono tratte dai video ufficiali della manifestazione